Francisco de Goya y Lucientes. 'Ruega por ella' (Prega per lei). Tavola 31 da Los Caprichos. Quinta edizione (1881-1886) Questa quinta edizione de Los Caprichos fu stampata tra il 1881 e il 1886 nella Calcografía de la Real Academia, con timbro all'acquaforte e all'acquatinta e puntasecca, in inchiostro seppia tenue. Le tavole erano bisellate e la rilegatura era realizzata nella parte superiore delle stampe. L'edizione è composta da 210 copie. La stampa è molto pulita e precisa; l'acquatinta permette di sfumare le ombre creando gradazioni di grigio e un'illuminazione drammatica e suggestiva. La carta robusta utilizzata non presenta filigrana, come di consueto nella catalogazione di Harris. La cartella originale in cui era presentata la collezione completa era di cartoncino color crema con il ritratto di Goya stampato sulla copertina e il titolo: "Fran.co Goya y Lucientes Pintor". "Ruega por ella" (Tavola 31) fa parte dei Capricci. Questa stampa è tematicamente correlata al Capriccio 17. Goya affronta il tema della prostituzione femminile e delle donne che combinano matrimoni attraverso la rappresentazione di una giovane cortigiana con la sua cameriera e la sua prostituta. L'autore è interessato a sottolineare e satireggiare la peculiare religiosità del vecchio pappone che prega Dio con il rosario per la sorte favorevole della giovane prostituta. Questo tratto costituisce una delle caratteristiche inconfondibili con cui il personaggio si è configurato fin dalle sue origini. La devozione dell'anziana donna è mostrata attraverso la preghiera meccanica del rosario, "religiosità utilitaristica e pragmatica, destinata a promuovere fini esecrabili". Dimensioni della tavola: 15x20,5 cm. Dimensioni della carta: 26x36,5 cm. Presenta macchie di ruggine visibili nell'immagine. Los caprichos (I Capricci) è una serie di 80 stampe ad acquatinta e acquaforte realizzate dall'artista spagnolo Francisco Goya nel 1797-1798 e pubblicate in un album nel 1799 (prima edizione). Le stampe furono un esperimento artistico: un mezzo per la condanna da parte di Goya delle follie e della stoltezza universali della società spagnola in cui viveva. Sono note tredici edizioni ufficiali: quella del 1799, cinque del XIX secolo e sette del XX secolo. L'ultima, del 1970, fu realizzata dalla Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando.