Il Reverendissimo Padre in Dio, Dr. Benjamin Hoadly, Lord Vescovo di Winchester, Prelato del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera, Aet. 67. 1743 d.C. Questa incisione originale è stampata su carta vergata di inizio Ottocento e con ampi margini pieni, come pubblicata da James Heath nel 1822. Secondo Ronald Paulson, almeno quattro edizioni seguirono quella del 1822 tra il 1828 e il 1840, senza data. Dopo: William Hogarth (1697 - 1764) Incisore: Bernard Baron (1696–1762) Esecutore: Benjamin Hoadly (1676–1761) Dimensioni della lastra: 30x42,5 cm. Dimensioni della carta: 49x63 cm. Condizioni: In buone condizioni. Uno strappo sul lato destro che non compromette l'immagine. Segni di ruvidità lungo un bordo dovuti alla rimozione dalla rilegatura. Sono presenti alcune sbavature o imperfezioni, principalmente sui margini e dovute alla manipolazione. Intonazione generale correlata all'età. Un ritratto a tre quarti di figura di Bernard Baron tratto dal dipinto di Hogarth del "vescovo politico" Dr. Benjamin Hoadly. Hoadly, amico di Hogarth, fu un Whig attivo e l'iniziatore della controversia latitudaria bangoriana. Nonostante detenesse i vescovati di Bangor, Hereford, Salisbury e infine Winchester, Hoadly trascorse la maggior parte del suo tempo a Londra, a causa delle sue varie malattie e fragilità fisiche. Nonostante la sua spesso menzionata bruttezza, elaborata con ferocia da Giorgio II in una lettera a Lord Hervey, Hogarth qui raffigura Hoadly in modo compassionevole, il suo viso ovale sorride benignamente e la sua mano sinistra alzata in un gesto che suggerisce una benedizione. Indossa le insegne dell'Ordine della Giarrettiera e siede su una sedia con schienale alto, una vetrata e una pesante tenda alle sue spalle. Un'iscrizione sottostante con lo stemma vescovile recita: "Il Reverendissimo Padre in Dio, Dr. Benjamin Hoadly, Lord Vescovo di Winchester, Prelato del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera, Aet. 67. d.C. 1743". Bernard Baron (1696-1762) fu un incisore francese residente a Londra, noto soprattutto per essere stato uno dei quattro francesi impiegati da William Hogarth. La collaborazione iniziale di Baron con Hogarth fu dovuta alla serie "Matrimonio alla moda", sebbene collaborasse anche all'incisione delle "Tavole per i quattro momenti del giorno" e alla riproduzione di ritratti incisi ispirati ai dipinti di Hogarth. È noto anche come incisore di ritratti ispirati a Van Dyck, Rubens, Holbein e altri. William Hogarth (1697-1764) nacque a Londra, figlio di un fallito maestro di scuola e scrittore del Westmoreland. Dopo l'apprendistato presso un orafo, iniziò a realizzare le proprie incisioni intorno al 1710. In seguito si dedicò alla pittura a olio, iniziando con piccoli gruppi di ritratti chiamati "pezzi di conversazione". Proseguì creando una serie di dipinti che satireggiavano i costumi contemporanei, ma basati su precedenti stampe italiane, la prima delle quali fu "La carriera della prostituta" (1731), e forse la più famosa "La carriera del libertino". Le sue incisioni furono così plagiate che fece pressioni per il Copyright Act del 1735, comunemente noto come "Hogarth's Act", a tutela di scrittori e artisti. Durante gli anni Trenta del Settecento, Hogarth si distinse anche come pittore originale di ritratti a grandezza naturale e creò il primo di numerosi dipinti storici in stile grandioso.