Thomas Cromwell, conte di Essex, da Hand Holbein, 1784.
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Titolo: Thomas Cromwell, conte di Essex. Artista: da un'opera di Hans Holbein (c.1497-1543). Incisore: L. Abselam. Data: 1784. Dimensioni della lastra: 31x21 cm. Condizioni: qualche volpe dovuta al tempo. Thomas Cromwell (c. 1485 – 28 luglio 1540), brevemente conte di Essex, fu un avvocato e statista inglese che servì come primo ministro di re Enrico VIII dal 1534 al 1540, quando fu decapitato per ordine del re, che in seguito attribuì l'esecuzione a false accuse. Cromwell fu uno dei più forti e potenti sostenitori della Riforma inglese e il creatore del vero governo inglese. Contribuì a progettare l'annullamento del matrimonio del re con Caterina d'Aragona in modo che Enrico potesse sposare legalmente Anna Bolena. Enrico non riuscì a ottenere l'approvazione del Papa per l'annullamento nel 1533, quindi il Parlamento approvò la pretesa del re di essere Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra, conferendogli l'autorità di annullare il proprio matrimonio. Tuttavia, Cromwell in seguito tracciò un percorso evangelico e riformista per la Chiesa d'Inghilterra, ricoprendo gli incarichi di Vicegerente per gli Spirituali e di Vicario Generale.[3]: 658, nota 2 Durante la sua ascesa al potere, Cromwell si fece molti nemici con le sue idee innovative e la sua mancanza di nobiltà, tra cui la sua nemesi Anna Bolena. Ebbe un ruolo di primo piano nella sua caduta dopo che lei osò sfidarlo.[4] In seguito cadde dal potere, dopo aver organizzato il matrimonio del re con la principessa tedesca Anna di Clèves. Cromwell aveva sperato che il matrimonio avrebbe dato nuova linfa alla Riforma in Inghilterra, ma Enrico trovò la sua nuova sposa poco attraente e il matrimonio si trasformò in un disastro per Cromwell, che si concluse con un annullamento sei mesi dopo. Cromwell fu processato con un atto di accusa e giustiziato per tradimento ed eresia a Tower Hill il 28 luglio 1540. In seguito il re espresse rammarico per la perdita del suo primo ministro e il suo regno non si riprese mai più da quella perdita.
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