Francisco de Goya y Lucientes. 'Chiton' (Silenzio). Tavola 28 da Los Caprichos. Quinta edizione (1881-1886) Questa quinta edizione de Los Caprichos fu stampata tra il 1881 e il 1886 nella Calcografía de la Real Academia, con timbro all'acquaforte e all'acquatinta e puntasecca, in inchiostro seppia tenue. Le tavole erano bisellate e la rilegatura era realizzata nella parte superiore delle stampe. L'edizione è composta da 210 copie. La stampa colorata è molto pulita e precisa; l'acquatinta permette di sfumare le ombre creando gradazioni di grigio e un'illuminazione drammatica e suggestiva. La carta robusta utilizzata non presenta filigrana, come di consueto nella catalogazione di Harris. La cartella originale in cui era presentata la collezione completa era di cartoncino color crema con il ritratto di Goya stampato sulla copertina e il titolo: "Fran.co Goya y Lucientes Pintor". 'Chitone' (Tavola 28) fa parte dei Capricci. Nella scena, una donna seminascosta è rappresentata con una mantiglia che porta un dito alla bocca, a indicare discrezione a una povera donna ai piedi di un albero. Secondo Gassier (1975: 87), questo dipinto potrebbe essere abbinato al Capriccio 22 (G02110), poiché dopo le sventurate prostitute, duramente punite dalle leggi, la donna qui rappresentata ha un comportamento non meno riprovevole, ma vive secondo il suo desiderio senza essere disturbata. 'Silenzio!' è ciò che l'elegante giovane donna mormora inchinandosi alla vecchia sensale. Discrezione, silenzio: il messaggio galante giungerà a destinazione e la vecchia riceverà ciò che le spetta. Dimensioni della tavola: 15x21,5 cm. Dimensioni della carta: 26x36,5 cm. Presenta macchie di ruggine visibili nell'immagine. Los caprichos (I Capricci) è una serie di 80 stampe ad acquatinta e acquaforte realizzate dall'artista spagnolo Francisco Goya nel 1797-1798 e pubblicate in un album nel 1799 (prima edizione). Le stampe furono un esperimento artistico: un mezzo per la condanna da parte di Goya delle follie e della stoltezza universali della società spagnola in cui viveva. Sono note tredici edizioni ufficiali: quella del 1799, cinque del XIX secolo e sette del XX secolo. L'ultima, del 1970, fu realizzata dalla Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando.