Acquaforte di Goya. Guardate quanto sono solenni! (Miren que grabes!). Tavola 63 della serie di incisioni "I Capricci", 1937.
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  • Acquaforte di Goya. Guardate quanto sono solenni! (Miren que grabes!). Tavola 63 della serie di incisioni "I Capricci", 1937.

Acquaforte di Goya. Guardate quanto sono solenni! (Miren que grabes!). Tavola 63 della serie di incisioni "I Capricci", 1937.

650,00 €
Tasse incluse
Questa edizione fu realizzata da Rupérez presso la Calcografía Nacional per il Ministerio de Instrucción Pública nel 1937, durante la Guerra Civile Spagnola. Dimensioni della lastra: 21,4x15,1 cm. Dimensioni del foglio: 38x28,5 cm. La presente incisione reca il numero 19 sul retro. L'incisione presenta un timbro a secco con le iniziali "CN" circondate da una bordatura che riporta la dicitura: Calcografia Nacional Ministerio de Instrucción Pública. Cinque serie, numerate da 1 a 5, furono dedicate a Stalin, alla signora Eleanor Rooselvet e al presidente repubblicano Azaña, Presidente della Repubblica, lasciandone due disperse. Furono inoltre emesse quindici serie, numerate da 6 a 20, su carta Imperial Japan. Sembra che poco dopo lo scoppio della Guerra Civile Spagnola, tutte le lastre di rame di Goya fossero destinate a Parigi per la stampa di un'edizione. L'opera fu infine intrapresa nella Calcografía. Una delle prime serie emesse nel 1937 fu donata dall'Ambasciata spagnola a Londra al Victorian and Albert Museum, dove fu esposta. Thomas Harris afferma che questa edizione è molto ben stampata. Condizioni: In buone condizioni. Presenta piccole macchie di ruggine che non compromettono l'immagine, come si può vedere nelle immagini. "Miren que grabes!" (Tavola 63 da Los Caprichos). Questo francobollo corrisponde al gruppo tematico del "potere dell'ignoranza". Goya affronta questo tema attraverso la rappresentazione di due personificazioni della stupidità, con espressioni di enorme placidità, montate su figure con la testa d'asino, simbolo dell'ignoranza del popolo che deve sopportare le fantasie di questi due mostruosi personaggi. I commenti contemporanei alludono all'atmosfera di corte e agli abusi di autorità promossi da coloro che la compongono. Los Caprichos sono soprattutto una satira concepita come mezzo per combattere i vizi degli uomini e le assurdità del comportamento umano. Semplificando la serie, possiamo raggruppare le stampe attorno a quattro temi principali, tutti indubbiamente di tono critico. Nella prima, affronta l'inganno nei rapporti tra uomo e donna: il corteggiamento come pratica comune secondo cui l'uomo moderno, impegnato nelle sue varie attività, permetteva alla moglie di essere accompagnata nelle sue uscite da un uomo di spicco; la prostituzione che denigrava e sfruttava la condizione di entrambi i sessi; e i matrimoni ineguali o di convenienza, una pratica comune al suo tempo e criticata dagli illuminati. La satira della cattiva educazione e dell'ignoranza, frutto della preoccupazione illuminata su questo tema, si riflette nei Capricci che mostrano le conseguenze di insegnamenti errati sui bambini; le false credenze e le superstizioni prodotte dall'ignoranza; e la stregoneria come suprema manifestazione di mancanza di educazione e superstizione. Anche la condanna dei vizi radicati nella società, e in particolare nel clero, trova spazio: vanità, gola, pigrizia, lussuria o avidità ci vengono mostrate in modo caustico in un altro gruppo di stampe. Infine, altri Caprichos manifestano la loro protesta contro gli abusi del potere: l'Inquisizione, l'arroganza delle classi dominanti, lo sfruttamento del popolo e le ingiustizie della legge.
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